Reliquie cristiane

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Motivo: Lista libera e arbitraria di reliquie, oggetti innumerevoli, di cui in ogni chiesa si possono trovare decine e decine di esemplari. Chiaramente alcune località compaiono troppe volte (Lentini, Gioia del Colle), come se fossero le principali custodi di reliquie della cristianità. Molto vicino a una ricerca originale, soprattutto la parte sui santi.

Lista di reliquie cristiane celebri:

Reliquie di Gesù

Strumenti della Passione

  • La lancia di Longino, il centurione che colpì Cristo
    La lancia di Longino, il centurione che colpì Cristo
Reliquiario Stauroteca Lignum Crucis (secoli XVII-XVIII)

Sono detti strumenti della Passione gli attrezzi e gli oggetti usati per la crocefissione di Gesù. Secondo la tradizione, molti di questi oggetti sarebbero stati rinvenuti a Gerusalemme da Elena, madre dell'imperatore Costantino, nel IV secolo.

  • La Croce alla quale venne crocifisso Gesù sarebbe stata trovata insieme a quelle dei due ladroni scavando il terreno del Golgota. Si racconta che venne riconosciuta miracolosamente: accostando le tre croci a una malata, questa sarebbe stata guarita all'esposizione della terza. La "Vera Croce" rimase esposta a Gerusalemme; sottratta dai Persiani nel VII secolo, venne recuperata dall'imperatore bizantino Eraclio I. Nel 1187 venne portata dai Crociati sul campo di battaglia di Hattin, perché assicurasse loro la vittoria contro il Saladino; la battaglia invece fu perduta e della croce si persero le tracce per sempre. Tuttavia nei secoli precedenti ne erano stati prelevati numerosi frammenti che sono tuttora conservati in molte chiese. Erasmo da Rotterdam ironicamente affermava che ne circolavano così tanti che con quel legno si sarebbe potuta costruire una nave. Una recente ricerca[1] stima invece che i frammenti oggi esistenti, messi insieme, costituiscano solo circa un decimo del volume della croce di Elena. Tuttavia l'enorme quantità di reliquie della Croce che vi era nei tempi passati era tanto leggendaria, che si trovarono diverse spiegazioni. San Paolino ne propose una miracolosa, ovvero il fenomeno "della reintegrazione della Croce": se ne potevano staccare tutti i frammenti che si voleva, ma, a fronte di qualunque prelievo di legno, la croce restava sempre integra[2]. Le reliquie con frammenti della Croce sono chiamate Lignum Crucis.
Reliquiario Stauroteca - Vera Croce di Cristo Signore -
Stauroteca di Lentini Datata tra il secolo IX e il XI secolo
Stauroteca in custodia presso l'ex cattedrale di Lentini Santa Maria la Cava e Sant'Alfio. Reliquiario in rame sbalzato e cesellato. Datato secolo XV

Reliquie del legno della Santa Croce sono conservate in molte chiese, soprattutto nelle chiese investite di particolare dignità. Il frammento più grande attualmente esistente è conservato nel Monastero di Santo Toribio di Liébana (Cantabria, Spagna). Altri importanti reliquie della Croce si conservano nella chiesa di Santa Croce in Gerusalemme a Roma; nella cripta del santuario di Maria Ausiliatrice a Torino; nella chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine di Caramagna Piemonte (ex abbazia benedettina di Santa Maria) sono conservati alcuni frammenti del santo legno in un bellissimo reliquiario donato all'Arciconfraternita di Santa Croce in Caramagna; nella chiesa cattedrale e nella chiesa di Santa Croce a Padova; nella chiesa collegiata di San Michele Arcangelo a Ottaviano; un altro pezzo a Cosenza, poi nella chiesa della Natività di Maria Santissima a Cupello; nella chiesa di San Pietro Apostolo a Vasto; nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a San Nicola la Strada; ad Ururi; ad Acquaviva Collecroce (CB); nella cattedrale di Maria Santissima Assunta di Troina, conservata nel tesoro della cattedrale; nella basilica cattedrale di Cefalù, donata alla sua fondazione da re Ruggero II; nella cappella del Santissimo Crocifisso a Paternò: il reliquiario contiene, oltre ad una scheggia della Santa Croce, anche le reliquie di San Giuseppe, una reliquia della Madonna e una di San Giovanni Apostolo. Essa è stata donata alla cittadinanza dalla nobile famiglia dei Moncada, principi di Paternò; nella chiesa della Santissima Annunziata a Isnello; nella chiesa dei Santi Nicolò e Giacomo a Capizzi, nell'ex cattedrale di Lentini Santa Maria la Cava e Sant'Alfio si possono trovare tre stauroteche, appartenenti al primo e secondo grado di classificazioni reliquiarie; un frammento della Croce Santa si trova custodito anche nella collegiata di Santa Maria Maddalena ad Atrani.

  • I Tre Sacri Chiodi (due per le mani e uno per i piedi inchiodati insieme), trovati ancora attaccati alla Sacra Croce, sarebbero stati portati da Elena al figlio Costantino: secondo la leggenda uno di essi venne montato sul suo elmo da battaglia, da un altro invece fu ricavato un morso per il suo cavallo. Il terzo chiodo, secondo la tradizione, è conservato nella chiesa di Santa Croce in Gerusalemme a Roma. Il "Sacro Morso" invece, si trova nel Duomo di Milano, dove due volte all'anno viene mostrato ai fedeli. Del chiodo montato sull'elmo si sono perse le tracce; secondo una tradizione si trova oggi nella Corona Ferrea, conservata nel Duomo di Monza (che, secondo alcuni storici, è proprio il diadema dell'elmo di Costantino), ma anche altre città e santuari ne hanno rivendicato il possesso. Tanto più che il ferro della Corona Ferrea si è dimostrato essere (in anni recenti) invece d'argento.
  • La Corona di spine, a lungo conservata a Costantinopoli, fu poi ceduta al re Luigi IX di Francia (1214-1270) che la collocò nella Sainte-Chapelle da lui fatta appositamente costruire a Parigi. In origine essa aveva decine di spine, ma nel corso dei secoli esse furono donate a chiese, santuari e personaggi di riguardo, e oggi sono rimasti solo i rami intrecciati a forma di casco.
  • Ad Andria nella chiesa cattedrale dell'Assunta si trova una delle più grandi Spine della Santa Corona che, quando il Venerdì Santo cade nel giorno dell'annunciazione, sanguina e si ricopre di piccoli germogli.
  • Spine della Santa Corona si trovano nella Basilica di Santa Croce in Gerusalemme a Roma e nella basilica cattedrale di Cefalù, donate alla sua fondazione da Ruggero II. Alcune, da lì trafugate sono a Gratteri.
  • La Colonna della flagellazione, in Santa Prassede a Roma. Una si trova nella chiesa di Sant'Antonio da Padova di Predappio donata nel 1929 dai principi Antici Mattei a Benito Mussolini.
  • La Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme comprende la collina del Golgota, luogo della crocefissione di Gesù, la tomba nella quale egli fu deposto (appunto il "Santo Sepolcro") e la pietra sulla quale il suo corpo sarebbe stato unto per la sepoltura. Questo luogo era tanto importante che la motivazione delle Crociate era definita come "la liberazione del Santo Sepolcro".
  • Le tre Scale Sante, una a Roma, oggi in San Giovanni in Laterano, una a Gerusalemme e una a Campli.
  • La Sacra Lancia usata dal centurione Longino per trafiggere il fianco di Cristo. Appartenne a Carlo Magno e ai suoi successori e oggi si trova a Vienna. Un'altra lancia candidata ad essere considerata quella del centurione Longino, è quella portata da Costantinopoli da san Luigi IX di Francia, una parte della quale si conserva nella Basilica di San Pietro in Vaticano.
  • Il Panno con cui fu asciugato il Volto Santo dalla Veronica è custodito a Manoppello.

Sangue e parti del corpo di Gesù

  • Il Prepuzio di Gesù (che, come ogni ebreo, fu circonciso) era conservato ed esposto nel giorno di Capodanno a Calcata fino al 1970, quando il parroco ne comunicò il furto.
  • Il sangue di Gesù scaturito dalla ferita al costato, secondo la tradizione, venne raccolto dal soldato Longino, che gli aveva sferrato il colpo di lancia: egli lo avrebbe portato a Mantova; l'ampolla contenente il presunto sangue è custodita nella cattedrale della città. Altro sangue attribuito a Gesù è conservato in una teca cilindrica visibile nella Basilica del Santo Sangue (Heilig-Bloedbasiliek) a Bruges (Belgio). Un'ulteriore ampolla con un batuffolo di cotone imbevuto nel sangue e risalente alla Serenissima Repubblica di Venezia è conservata nella chiesa di San Giacomo a Clauzetto.

Altre reliquie

La "sacra culla" a Santa Maria Maggiore (Roma)
  • Le fasce e la Sacra Culla dell'infante Gesù, rispettivamente custodite ad Aquisgrana e nella Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma.
  • La Sacra Sindone, conservata a Torino, sarebbe il lenzuolo in cui fu avvolto il corpo di Gesù durante la sepoltura. La sua autenticità è sostenuta energicamente da alcuni e smentita con altrettanta energia da altri: la datazione eseguita con il metodo del carbonio-14 la farebbe risalire al XIV secolo, ma altri esami sembrano invece confermarla (vedi Studi scientifici sulla Sindone).
  • Il Sudario con cui fu coperto il capo di Cristo al momento della sua morte, fino alla deposizione del sepolcro, dove fu tolto prima di avvolgere tutto il corpo nella sindone. È conservato in Oviedo, Spagna, e presenta delle macchie di sangue in tutto compatibili con quelle del lenzuolo torinese.
  • Il Santo Calice della Cena, conosciuto come Santo Graal. Dei vari vasi oggi conservati, il più accreditato per la sua probabile autenticità è il Santo Cáliz conservato nella Cattedrale di Valencia (Spagna).
  • La Sacra Tunica, indossata da Cristo e toltagli dai soldati durante la crocifissione (Gv 19,23-24). Attualmente sono conservate due tuniche, che si disputano il privilegio di essere quella autentica: la Sacra Tunica di Treviri (Germania) e la Sacra Tunica di Argenteuil (Francia)
  • Il santo asciugatoio di lino mediante il quale il Signore e Maestro[3] eseguì la lavanda dei piedi di Cefa, come esempio per tutti gli altri apostoli. È custodito nella chiesa romana di San Giovanni in Laterano. Una seconda presunta traccia si troverebbe in Germania ad Acq[senza fonte]. Quest'ultimo telo riporterebbe l'impronta del piede di Giuda.

Reliquie di altri personaggi dei Vangeli

Maria e Giuseppe

Santo Anello nuziale di Maria di Nazaret Madre di Cristo.
  • La Sacra Cintola, la cintura della Madonna
    La Sacra Cintola, la cintura della Madonna
  • La Santa Casa di Loreto sarebbe la casa di Maria, dove avvenne l'Annunciazione. Secondo la tradizione popolare fu trasportata in volo da Nazaret a Loreto da alcuni angeli. Più probabilmente vi fu trasportata dai Crociati nel 1294, ad opera della famiglia Angeli Comneno, un ramo della casa imperiale di Costantinopoli. Sul luogo è poi sorto un imponente santuario meta di pellegrinaggio millenario.
  • Il Sacro Capello di Maria a Palmi.
  • I capelli di Maria a Petralia Sottana e a Messina.
  • Il Sacro Latte di Maria nella Collegiata di San Lorenzo a Montevarchi e nel santuario di Materdomini in Nocera Superiore con frammenti ossei di molti santi, l'ultima purtroppo non è del tutto autentificata per cui è stata nascosta ai fedeli per sempre durante il XX secolo.
  • La Sacra Cintola, ovvero, la cintura della Madonna, a Prato.
  • Il Santo Anello, l'anello nuziale di San Giuseppe nel Duomo di Perugia, in precedenza a Chiusi dove era stato portato da Gerusalemme nell'XI secolo.
  • Gli anelli di fidanzamento di San Giuseppe e della Beata Vergine Maria a Notre-Dame a Parigi.
  • La cintura di San Giuseppe nella chiesa dei Foglianti a Parigi, portata in Francia nel 1254 da sir de Joinville.
  • Il bastone di San Giuseppe nella chiesa dei Camaldolesi a Firenze (il bastone è quello che secondo un vangelo apocrifo sarebbe fiorito miracolosamente ed è presente nell'iconografia del Santo). Frammenti di questo bastone sono inoltre nelle chiese di: Santa Cecilia a Roma, Sant'Anastasia a Roma, San Domenico a Bologna, San Giuseppe del Mercato.
  • Frammenti della tomba di San Giuseppe in Santa Maria in Portico in Campitelli a Roma.[4]
  • Frammenti del Sacro Velo della Madonna e della veste di San Giuseppe, si trovano a Santa Maria di Licodia, conservati in un artistico reliquiario in argento, opera del secolo XVII. Tale reliquiario veniva portato in processione fino agli anni settanta del Novecento, l'ultimo sabato del mese di agosto, in occasione della festa patronale[5].

San Giovanni Battista

Gli Apostoli e gli Evangelisti

I Re Magi

  • A Milano si conservavano anticamente le presunte spoglie dei Re Magi. Nel XII secolo l'imperatore Federico Barbarossa le prese come bottino di guerra e le portò a Colonia, dove si trovano tuttora. Alcuni resti furono restituiti a Milano nel 1903 e sono stati posti in Sant'Eustorgio[7].
  • Secondo la tradizione tre falangi dei Re Magi vengono conservate a Brugherio, in un reliquiario d'argento di pregevole fattura, nella parrocchia di San Bartolomeo ed esposte solo nel giorno dell'Epifania. Furono donate da Sant'Ambrogio alla sorella Marcellina, allora residente presso una comunità di vergini, dove ora sorge la Cascina Sant'Ambrogio, luogo di riposo e di ritiro dello stesso santo, in quelle che erano, secondo la tradizione locale, terreni di proprietà della famiglia del santo. Le reliquie hanno sempre ricevuto la devozione dei fedeli che accorrevano da tutta la provincia a baciare "gli umitt" (piccoli uomini)[8], a ragione della forma del reliquiario.

Reliquie di altri santi

Reliquiario con il dente di Sant'Apollonia, nel tesoro della cattedrale di Porto. Il dente è montato sullo strumento di tortura.
  • Le reliquie di San Vitaliano da Capua sono custodite nella cattedrale di Catanzaro.
  • Alcuni resti ossei, filamenti di capelli e brandelli di camice di Santa Maria Maddalena, muniti di sigilli e custodite insieme ai certificati di autenticazione, nella collegiata di Atrani dedicata alla santa.
Reliquiario contenente frammento ex pulvere corporis Sancta Theresiae a Iesu - Ecclesiae Doctoris (prov. Postulatio Ordo Carmeli)
  • Santi Néreo e Achílleo, martiri, che, come riferisce il papa san Damaso, si erano arruolati come soldati, i loro corpi furono deposti nel cimitero di Domitilla sulla via Ardeatina a Roma.
  • Alcune reliquie di Santa Barbara come il braccio, la mascella, i denti e una parte di cranio sono conservate e venerate nei giorni festivi 3-4-5 dicembre a Paternò.
  • Le reliquie dei Santi Vito e Gaetano nella chiesa omonima a Paternò.
  • Le spoglie di San Nicola di Bari erano custodite a Myra, in Asia Minore. Nel 1087 furono trafugate da alcuni marinai baresi e trasportate nella loro città.
  • San Timoteo, compagno di San Paolo, che lo avrebbe costituito vescovo di Efeso. Nella basilica-cattedrale di Termoli si trovano dal 1239 le spoglie del corpo del Santo provenienti da Costantinopoli. Il corpo di Timoteo venne ritrovato, durante i lavori di restauro all'interno della cattedrale termolese, nel 1945, in un loculo coperto da una lapide in marmo che riportava quest'iscrizione latina: «Nel nome di Cristo. Amen. Nell'anno del Signore 1239. Qui riposa il corpo del beato Timoteo discepolo del beato Apostolo, nascosto dal venerabile vescovo Stefano insieme con il Capitolo di Termoli».
  • I resti di Santa Domenica, sono conservate nella cattedrale di Tropea, paese natale della Santa, dove è venerata come compatrona.
  • Le spoglie di Santa Benedetta martire, provenienti dalle catacombe di Priscilla in Roma, sono conservate nella cappella di Santa Reparata a Monacilioni unitamente ad una reliquia, consistente in frammenti di tibia, ivi traslata il 21 ottobre 2018 e fino ad allora conservata nella chiesa di San Benedetto in Brindisi.
  • La statua reliquiario di San Leonardo confessore a Castelmauro.
  • Frammenti ossei di Santa Vittoria sono venerati ad Ossi.
  • Il Corpo di san Gottardo di Hildesheim si trova in Germania mentre un femore e una falange di un dito si trovano a Trenzano dove dal 1464 è venerato come patrono.
  • Il corpo di sant'Ambrogio, patrono di Milano, è sepolto nella cripta della basilica a lui dedicata, insieme ai corpi dei Santi Gervasio e Protasio.
  • Nel Duomo di Milano si conserva il corpo di San Carlo Borromeo, in un'urna donata da re Filippo di Spagna, con una croce dell'Imperatrice Maria Teresa d'Austria, e una maschera dal calco del viso voluta da papa Paolo VI.
  • Nella Basilica di Sant'Antonio di Padova si conserva, oltre al corpo del Santo sepolto nell'Arca, la lingua, il mento e l'apparato vocale incorrotti; a Zugliano si può visitare la chiesa di San Zenone, santuario antoniano. Entrati sulla destra ci si ferma davanti all'Arca del Santo, l'altare che custodisce dei frammenti dell'osso radio di Antonio di Padova, date in dono alla parrocchia nel 1656.
  • La mano di Santo Stefano d'Ungheria è conservata nella basilica di Budapest.
  • Un dito di San Leonardo è conservato nella chiesa di San Leonardo di Stagno.
  • Il cuore di Sant'Alfio è conservato nell'ex cattedrale di Lentini Santa Maria la Cava e Sant'Alfio.
  • Ampolle con il sangue di San Gennaro, oggetto di miracolosa liquefazione, sono conservate nella reale cappella del Tesoro di san Gennaro a Napoli, di cui il santo è patrono.
  • Un molare di San Nicola di Bari era conservato nel Duomo di Sassari.
  • Parte del corpo di santa Giulitta è conservata nella cattedrale di Nevers, mentre un frammento osseo è conservato in un prezioso reliquario in cristallo di rocca posto nella cripta delle tombe medicee in San Lorenzo a Firenze.
  • Il braccio di Sant'Antonio abate a Misterbianco, dove viene esposto il 17 gennaio.
  • Parte di un braccio di Sant'Antonio abate a Veniano, dove il santo è venerato patrono.
  • Parte del dito e un pezzo del teschio sono conservate nella chiesa matrice di Rocchetta Sant'Antonio.
Reliquia del cuore di Sant'Alfio, martire cristiano nato a Vaste, reso martire a Lentini.

Reliquie storiche

Costantinopoli racchiudeva alcune delle reliquie più preziose, molte delle quali vennero disperse. Tra le più venerate vi erano:

  • il manto della Madonna (il maphorion)
  • i sandali di Cristo
  • la veste di San Giovanni Battista
  • un'ampolla con il sangue di Cristo, che venne usato per firmare certi documenti solenni
  • il parapetto del pozzo davanti al quale si svolse l'episodio evangelico di Cristo e la samaritana
  • la pietra su cui venne composto il Corpo di Cristo dopo la morte
  • il trono di Salomone
  • la verga di Mosè
  • i resti degli "innocenti", ovvero dei bambini fatti uccidere da Erode
  • una porzione di sterco dell'asino sul quale Gesù entrò a Gerusalemme che viene (o veniva) conservato nel convento di Gräfrath nei pressi di Colonia (Germania)
  • a queste reliquie vanno aggiunte alcune icone che (più che immagini sacre) venivano considerate reliquie, nel senso che erano legate ad un evento che aveva generato quell'immagine specifica, come l'icona della vergine Odigitria (che sarebbe stata dipinta dall'evangelista San Luca) e che ora si trova a Bari nella cripta della cattedrale
  • vi erano poi le icone considerate miracolose in quanto non dipinte da mano umana (acheropite). Il culto delle icone era tale che durante i trionfi (cerimonia tipicamente romana dopo una vittoria) sul carro del vincitore, e al posto del vincitore, veniva posta l'icona della Vergine
  • a Costantinopoli fu portato anche il Mandylion, un panno con impressa l'immagine del volto di Cristo. Era inizialmente ad Edessa, ed aveva fama di rendere invincibile la città quando esposto sulle mura. Fu trasportato poi a Costantinopoli nel 944, fu perduto nel 1204, ma secondo alcuni era la Sacra Sindone di Torino.
  • Molte reliquie -oltre che a Costantinopoli- erano conservate anche a Roma, ed in particolare in Laterano, dove erano venerate reliquie come le tavole delle leggi ricevute da Mosè sul Sinai o l'Arca dell'alleanza.
  • Ma la reliquia più famosa che percorre la storia è probabilmente il santo Graal, ovvero la coppa in cui sarebbe stato raccolto il sangue di Cristo durante la crocefissione. Oppure la coppa usata per l'Ultima Cena, oppure usata per entrambe le cose. Oggetto leggendario, di cui non si conosce l'ubicazione (anche se una dozzina di luoghi e chiese si attribuiscono la sua presenza) e fonte di innumerevoli miti, leggende, poemi letterari, opere letterarie (forse la più antica è Perceval le Gallois ou le Compte du Graal di Chretien de Troyes, 1190), opere teatrali e opere liriche (Lohengrin e Parsifal di Richard Wagner) e film come the Last Crusade (l'Ultima Crociata), di Steven Spielberg o come La leggenda del Re Pescatore di Terry Gilliam. Vari film più o meno storici hanno come oggetto la ricerca di altre reliquie. Sull'arca dell'Alleanza è incentrato ad esempio il film I predatori dell'arca perduta, le tavole della Legge sono uno degli elementi centrali del kolossal I dieci comandamenti di Cecil de Mille.

Note

  1. ^ Michael Hesemann, Testimoni del Golgota, Edizioni San Paolo, 2003
  2. ^ The Catholic Encyclopaedia, Vol. 4, p. 524
  3. ^ Gv 13:1-15, su laparola.net.
  4. ^ Federico Cenci, Magistero, liturgia, culto popolare: viaggio nella devozione a San Giuseppe, Zenit, 19 marzo 2014
  5. ^ Festa di San Giuseppe a Santa Maria di Licodia
  6. ^ Giovanni Antonio Bonelli, Memorie storiche della Basilica costantiniana dei SS. XII Apostoli di Roma, Salviucci, 1879 (pp. 69-81)
  7. ^ I Re Magi a Sant’Eustorgio, su museosanteustorgio.it. URL consultato il 26 ottobre 2022.
  8. ^ I Santi Magi di don Damiano Grenci
  9. ^ ViviMilano
  10. ^ Le reliquie, su santuariotrecastagni.it, Santuario di Trecastagni. URL consultato il 10 maggio 2010 (archiviato dall'url originale il 22 novembre 2009).
  11. ^ (EN) M. Camilleri, Some curiosities about six of Valletta’s landmarks, in The Malta Independent, 24 gennaio 2021. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  12. ^ (EN) 3. 1. The grave and relics of Blessed Gérard, su blessed-gerard.org, 11 ottobre 2015. URL consultato il 3 febbraio 2021.
  13. ^ (EN) Feast of St Ursula, patron saint of Gozo, in Times of Malta, 20 ottobre 2013. URL consultato il 10 maggio 2021.
  14. ^ Monte dei Cappuccini a Torino, su parcopopiemontese.it. URL consultato il 1º dicembre 2023.

Collegamenti esterni

  • Santi e Beati
  • Museo del Colle del Duomo e Palazzo dei Papi di Viterbo, su culturalazio.it. URL consultato il 18 settembre 2011 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2014).