Pietro Rampulla

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Pietro Rampulla soprannominato l'artificiere per la sua esperienza con gli esplosivi (Mistretta, 3 giugno 1952) è un mafioso italiano, capomafia della Famiglia di Mistretta, legato in particolare ai boss Nitto Santapaola e Giuseppe Farinella[1]. Fu militante di Ordine Nuovo[2]. In una deposizione di Cataffi dichiara che è stato addestrato dai servizi deviati italiani nella manipolazione e utilizzo di materiali esplosivi, e che tale disposizione è stata data dal generale Luigi Ramponi, successivo direttore del Sismi nel 1992.

Biografia

Ha avuto un ruolo importante nella strage di Capaci[3], nella quale persero la vita il giudice antimafia Giovanni Falcone, la moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta: è stato infatti identificato come l'uomo che ha confezionato l'ordigno che venne poi collocato nel tunnel sotto l'autostrada[4].

In relazione a questa circostanza, Rampulla è stato condannato all'ergastolo nel 1997[5], sentenza confermata in Cassazione nel 2002[6]. In seguito alla condanna, il ruolo di capo della famiglia di Mistretta sarebbe stato affidato al fratello Sebastiano.[7]

Note

  1. ^ Interrogatorio del collaboratore di giustizia Antonino Calderone (PDF).
  2. ^ Nino Amadore, Strage di Capaci, gli accertamenti sulla pista nera. Rispuntano i verbali scomparsi, su Il Sole 24 ORE, 23 maggio 2022. URL consultato il 23 maggio 2022.
  3. ^ strage di Capaci: spunta Santapaola. Corriere della Sera, 15 novembre 1993
  4. ^ duro' 5 giorni il " film " della strage. Corriere della Sera, 13 novembre 1993
  5. ^ CAPACI, CHIESTI 32 ERGASTOLI PER RIINA E TUTTA LA CUPOLA - Repubblica.it » Ricerca.
  6. ^ La Repubblica/cronaca: Annullate 13 condanne per la strage di Capaci.
  7. ^ Consiglio Superiore della Magistratura, Verifica della evoluzione delle forme organizzativo-dirigenziali di Cosa nostra al fine di un'eventuale elaborazione di proposte per attuare strategie di contrasto (PDF), p. 13 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2006).

Voci correlate

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