Margaret Urlich

Margaret Urlich
Margaret Ulrich sul palco
NazionalitàBandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda
GenereRock
Pop
New wave
Jazz
Periodo di attività musicale1985 – 2022
EtichettaSony Music, Columbia Records
Album pubblicati5
Studio4
Live1
Sito ufficiale
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Margaret Urlich (Auckland, 24 gennaio 1965 – 22 agosto 2022[1]) è stata una cantante neozelandese.

Biografia

Nata nella più popolosa città neozelandese, Margaret Urlich iniziò la sua carriera negli anni '80 come cantante del complesso new wave Peking Man, con cui pubblicò un album e tre singoli a metà decennio.[2]

Successivamente si trasferì in Australia, dove registrò il suo primo album da solista, Safety in Numbers, uscito nel 1989. Il disco raggiunse la 4ª posizione nella classifica neozelandese e la 5ª in quella australiana,[3] e venne certificato triplo disco di platino dall'Australian Recording Industry Association con oltre 210 000 copie vendute a livello nazionale.[4] Venne premiata agli ARIA Music Awards del 1991 come migliore artista emergente.[5] Il suo singolo di debutto Escaping divenne in Nuova Zelanda il primo singolo di una cantante donna neozelandese a raggiungere il primo posto nella classifica nazionale.[6]

Nel 1992 la cantante pubblicò il suo secondo album, Chameleon Dreams, che ricevette un disco di platino in Australia.[4] Lo stesso anno fu proclamata artista neozelandese di maggiore successo ai World Music Awards a Monte Carlo.[6]

Il suo terzo album The Deepest Blue, uscito nel 1995, entrò nella top 20 delle classifiche di Australia e Nuova Zelanda,[7] mentre il quarto disco, Second Nature, composto da cover di canzoni simbolo del suo paese d'origine e pubblicato a fine millennio,[8] debuttò all'11º posto in Nuova Zelanda.[9]

Dopo aver combattuto un cancro per 2 anni, è morta il 22 agosto 2022 nelle Southern Highlands, nel Nuovo Galles del Sud, circondata dalla sua famiglia.[10]

Discografia

Album in studio

  • 1989 – Safety in Numbers
  • 1992 – Chameleon Dreams
  • 1995 – The Deepest Blue
  • 1999 – Second Nature

Album live

  • 1994 – Live

Singoli

  • 1989 – Escaping
  • 1990 – Only My Heart Calling
  • 1990 – Number One (Remember When We Danced All Night)
  • 1991 – Guilty People/Give Me Some Credit
  • 1992 – Boy in the Moon
  • 1992 – Human Race
  • 1993 – (I Don't Want to Be) Second Best
  • 1993 – Burnt Sienna
  • 1993 – Man Overboard
  • 1993 – Where Is the Love (con Rick Price)
  • 1994 – I Don't Know How to Love Him
  • 1994 – All by Myself
  • 1995 – Gonna Make You Mine
  • 1995 – Every Little Thing
  • 1996 – All for the Love

Note

  1. ^ (EN) Margaret Urlich - who sang The Horses with Daryl Braithwaite - dies aged 57, su heraldsun.com.au, Herald Sun. URL consultato il 22 agosto 2022.
  2. ^ (EN) Peking Man vocalist Pat Urlich, su operatunity.co.nz. URL consultato il 5 dicembre 2019.
  3. ^ (EN) MARGARET URLICH - SAFETY IN NUMBERS (ALBUM), su charts.nz. URL consultato il 5 dicembre 2019.
  4. ^ a b (EN) Gavin Ryan, Australia's Music Charts 1988–2010, Mount Martha, Moonlight Publishing, 2011.
  5. ^ (EN) ARIA Awards 1991, su ariaawards.com.au, ARIA Music Awards. URL consultato il 5 dicembre 2019.
  6. ^ a b (EN) Trailblazers: Margaret Urlich, su The New Zealand Herald. URL consultato il 5 dicembre 2019.
  7. ^ (EN) MARGARET URLICH - THE DEEPEST BLUE (ALBUM), su charts.nz. URL consultato il 5 dicembre 2019.
  8. ^ (EN) Margaret Urlich, su nzonscreen.com. URL consultato il 5 dicembre 2019.
  9. ^ (EN) MARGARET URLICH - SECOND NATURE (ALBUM), su charts.nz. URL consultato il 5 dicembre 2019.
  10. ^ "Il cancro ce l'ha portata via". Lutto nella musica, la famosa cantante morta a 57 anni. Fan sotto choc, su caffeinamagazine.it. URL consultato il 19 dicembre 2022.

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Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su margareturlich.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) Margaret Urlich, su Discogs, Zink Media. Modifica su Wikidata
  • (EN) Margaret Urlich, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. Modifica su Wikidata
  • (EN) Margaret Urlich, su Genius.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) Margaret Urlich, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
Controllo di autoritàVIAF (EN) 79795828 · ISNI (EN) 0000 0000 6325 2230 · Europeana agent/base/90161 · LCCN (EN) no98027366
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