Hendrick Goltzius

Autoritratto di Hendrik Goltzius

Hendrick Goltzius (Muhlbracht, gennaio o febbraio 1558 – Haarlem, 1º gennaio 1617) è stato un pittore e incisore olandese. È stato uno dei primi grandi incisori olandesi del primo periodo Barocco, conosciuto come Manierismo settentrionale, noto per una tecnica sofisticata e per "l'esuberanza" delle sue composizioni.

Biografia

Goltzius nacque nel 1558 a Muhlbracht, un antico villaggio del ducato di Jülich, localizzato attualmente a Brüggen, nella Renania Settentrionale-Vestfalia (Germania). In fasce, fu vittima di un terribile incidente in cui rischiò di morire carbonizzato; la sua mano destra subì comunque una grave ustione, come dimostra anche un disegno in cui l'artista la ritrasse con un'evidente malformazione.

All'età di tre anni, Goltzius si trasferì con la famiglia nella città tedesca di Duisburg. Qui studiò pittura per alcuni anni presso il padre, apprendendo invece le tecniche dell'incisione dal versatile artista Dirck Volckertszoon Coornhert, allora residente a Kleve. Insieme a quest'ultimo, nel 1577, effettuò un viaggio ad Haarlem, dove si stabilì definitivamente. Nella stessa città collaborò con l'incisore Philip Galle nella realizzazione di storie della vita di Lucrezia.

Nel 1579, all'età di 21 anni, sposò una vedova maggiore d'età, Margaretha Jansdr, divenendo patrigno di Jacob Matham, suo futuro collaboratore, noto anch'esso per le sue incisioni. Il suo brusco rapporto con la moglie, tuttavia, lo spinse maggiormente ad intraprendere un viaggio in Italia, compiuto nel 1590, grazie al quale poté ammirare i capolavori di Michelangelo nella Cappella Sistina.

Icaro, incisione di Hendrik Goltzius.

Ritornato in patria nell'agosto del 1591, Goltzius intraprese un'intensa attività nella sua bottega, grazie all'aiuto di numerosi allievi, pubblicando incisioni e distinguendosi come esperto disegnatore anche oltre i confini della sua città. All'alba del nuovo secolo, l'artista si cimentò in una nuova tecnica, studiata, ma mai ben praticata: la pittura, dimostrando anche in questo campo una straordinaria maestria. I suoi soggetti, per lo più nudi di sesso maschile o femminile, sono intrisi di una forte sensualità, ottenuta grazie ad un sapiente uso delle luci e dei chiaroscuri.

Goltzius morì ad Haarlem, il primo giorno del 1617, al culmine della sua carriera. È sepolto nella Chiesa Grande di San Bavone di Haarlem, dove è pure conservato un suo dipinto del 1594[1].

Tra i suoi allievi si ricorda Jan Harmensz von Müller.

Opere

Incisioni

Pittura

Altre tecniche

Note

  1. ^ [1]

Bibliografia

  • AA.VV., Alte Pinakothek Munich, Edition Lipp, Monaco di Baviera, 1986. ISBN 978-3-87490-701-9

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