Giovanni Maria Diamare

Giovanni Maria Diamare
vescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricoperti
 
Nato20 aprile 1837 a Napoli
Ordinato presbitero30 marzo 1861
Nominato vescovo27 marzo 1885 da papa Leone XIII
Consacrato vescovo7 aprile 1888 dal cardinale Raffaele Monaco La Valletta
Deceduto9 gennaio 1914 (76 anni) a Sessa Aurunca
 
Manuale

Giovanni Battista Maria Diamare (Napoli, 20 aprile 1837 – Sessa Aurunca, 9 gennaio 1914) è stato un vescovo cattolico e teologo italiano.

Biografia

Giovanni Battista[1] Maria Diamare nacque a Napoli nel 1837. Nel 1861, dopo diversi studi letterari che lo resero un apprezzato dantista,[2][3] venne ordinato prete. A fine marzo 1885 papa Leone XIII lo scelse come nuovo vescovo di Lacedonia e venne consacrato pochi giorni dopo, nella Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini di Roma, dal cardinal Raffaele Monaco La Valletta (co-consacranti l'arcivescovo titolare di Melitene Felix-Marie de Neckere e il vescovo titolare di Nissa Placido Maria Schiaffino). Per favorire il livello culturale del clero, Diamare istituì incontri di formazione mensili denominati Accademia morale teologica del clero.

Il 1º giugno 1888 divenne vescovo di Sessa Aurunca.[4] Anche in questo caso si impegnò in particolare sul piano culturale: a lui si deve la fondazione della biblioteca diocesana e del museo annesso (inizialmente ubicato in cattedrale ed intitolato a Papa Leone XIII),[5] la sistemazione dell'archivio storico[6] e la stesura di una storia della diocesi, Memorie critico-storiche della chiesa di Sessa Aurunca, pubblicata in due volumi tra il 1906 e il 1907.[7] Inoltre, nel 1889 cedette al comune la parte vescovile dell'ex-monastero agostiniano locale, permettendo così la sua definitiva trasformazione in Liceo-Ginnasio.[8]

Morì a Sessa Aurunca nel 1914. Oggi, per iniziativa del suo successore Antonio Napoletano, è a lui dedicato il museo diocesano locale.[9][10]

Genealogia episcopale

La genealogia episcopale è:

Opere

  • La triplice corona di Dante, ovvero triplicato omaggio a Dante Alighieri nel VI centenario della sua nascita, Francesco Giannini e figli, Napoli, 1865
  • Il seminario e la cattedrale, Napoli, 1895
  • La chiesa di Sessa e la SS. Eucarestia, Napoli, 1896
  • Le catacombe Suessane, in Conventus alter de Archeologia Christiana, Roma, 1900.
  • Cenno storico critico sulla prodigiosa immagine della Vergine SS. Del Popolo, Napoli, 1903
  • L'Immacolata - Novena e panegirico dell'Immacolato Concepimento di Maria, Rondinella-Loffredo, Napoli, 1904[11]
  • Memorie critico-storiche della chiesa di Sessa Aurunca, 2 volumi, Tipografia Artigianelli, Napoli, 1906-1907
  • Versione italiana dell'opuscolo di San Bonaventura delle cinque festività del fanciullo Gesù nel senso mistico esposte, Francesco Giannini e figli, Napoli, 1910[12]

Note

  1. ^ Battista.
  2. ^ Civiltà Cattolica.
  3. ^ Bennassuti.
  4. ^ Lacedonia.
  5. ^ Roberto Guttoriello, Museo Diocesano "G. M. Diamare" Sessa Aurunca, su sistemamusealeterradilavoro.it, 11 settembre 2018. URL consultato l'11 ottobre 2018.
  6. ^ Archivio storico diocesano "Giovanni Maria Diamare" - La storia, su archbibsessa.it. URL consultato il 21 settembre 2020.
  7. ^ Scheda città: Sessa Aurunca, su db.histantartsi.eu. URL consultato l'11 ottobre 2018.
  8. ^ Marcella Calascibetta, Convitto Nazionale Agostino Nifo: il prezioso vanto di Sessa Aurunca, su caserta.italiani.it, 2 luglio 2018. URL consultato l'11 ottobre 2018.
  9. ^ Dovere.
  10. ^ Salvatore Bertolino, Sessa Aurunca. Il Museo diocesano "Giovanni Maria Diamare", su lebellezzedelmassico.blogspot.com, 6 febbraio 2013. URL consultato l'11 ottobre 2018.
  11. ^ Biblioteca Mariana, su FondazioneMyriamperipoveri.it. URL consultato l'11 ottobre 2018.
  12. ^ Zeitschrift.

Bibliografia

  • La Civiltà Cattolica: Anno Decimonono, 7, Roma, 1868, p. 91.
  • Dante Alighieri, La Divina Commedia, commento di Luigi Bennassuti, 2 - Purgatorio, Verona, 1878 [1316 ca.], p. 273.
  • Il buon pastore: periodico settimanale, Lodi, Tipografia vescovile di Carlo Cagnola, 1888, p. 368.
  • La Gerarchia Cattolica: la Famiglia e la Cappella Pontificia per l'anno 1902, Roma, Tipografia Vaticana, 1901, p. 360.
  • Notizie degli scavi di antichità, vol. 25, Roma, Accademia dei Lincei, 1901, p. 198, ISSN 0391-8157 (WC · ACNP).
  • (DE) Gustav Gröber, Zeitschrift für romanische Philologie: Bibliographie 1910/11, vol. 36, Tubinga, Max Niemeyer Verlag, 1926 [1877], p. 59.
  • Il contributo dell'archidiocesi di Capua alla vita religiosa e culturale del Meridione: Atti del Convegno nazionale di studi storici promosso dalla Società di storia patria di Terra di Lavoro., Roma, De Luca Editore, 1967, pp. 220-229, ISBN non esistente.
  • Napoli nobilissima, 7, Napoli, Arturo Berisio Editore, 1969, pp. 55-61.
  • Olga Majolo Molinari, La stampa periodica romana dal 1900 al 1926: scienze morali, storiche e filologiche, vol. 2, Roma, Istituto nazionale di studi romani, 1977, p. 544.
  • Centro Campano Studi Francescani, Studi e ricerche francescane, vol. 19, Maddaloni, 1989, p. 131.
  • Vito Cicale, Il Catechismo reale di mons. Pietro De Felice e la grande insorgenza del 1799, con Giacomo Verrengia (coautore), Napoli, Controccorente, 2000, p. 17.
  • Ugo Dovere, Musei diocesani della Campania, Milano, Federico Motta Editore, 2004, p. 229, ISBN 978-8-871794-00-6.
  • Riccardo Naldi, Marco Cardisco, Giorgio Vasari: pittura, umanesimo religioso, immagini di culto, Napoli, Arte'm, 2009, pp. 75-76, ISBN 978-8-856900-74-3.
  • Francesco Alfieri, Giovanni Maria Diamare, vescovo di Sessa Aurunca (1888-1914), Pontificia Università Gregoriana, 2015

Voci correlate

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Collegamenti esterni

Predecessore Vescovo di Lacedonia Successore
Pietro Alfonso Jorio 27 marzo 1885 - 1º giugno 1888 Francesco Niola

Predecessore Vescovo di Sessa Aurunca Successore
Carlo de Caprio 1º giugno 1888 - 9 gennaio 1914 Fortunato de Santa
Controllo di autoritàVIAF (EN) 88822081 · ISNI (EN) 0000 0000 6192 2210 · SBN SBLV223917 · BAV 495/201767 · WorldCat Identities (EN) viaf-88822081
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