Eyam

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Eyam
parrocchia civile
Eyam – Veduta
Eyam – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera del Regno Unito Regno Unito
   Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra
RegioneMidlands Orientali
Contea Derbyshire
DistrettoDerbyshire Dales
Territorio
Coordinate53°17.04′N 1°40.28′W / 53.284°N 1.671333°W53.284; -1.671333 (Eyam)
Coordinate: 53°17.04′N 1°40.28′W / 53.284°N 1.671333°W53.284; -1.671333 (Eyam)
Abitanti926 (2001[1])
Altre informazioni
Cod. postaleS32
Prefisso01433
Fuso orarioUTC+0
Cartografia
Mappa di localizzazione: Regno Unito
Eyam
Eyam
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Eyam (pron. /i:m/; 900 ab. ca.) è un villaggio con status di parrocchia civile dell'Inghilterra centro-settentrionale, facente parte della contea del Derbyshire (Midlands Orientali) e del distretto di Derbyshire Dales e situato nel tratto sud-orientale del parco nazionale del Peak District[2][3][4][5][6][7].

La località era un tempo un centro minerario per l'estrazione del piombo[8] ed è storicamente ricordata per il sacrificio dei suoi abitanti durante l'epidemia di peste del 1665-1666[3][4][7][8][9][10][11][12][13][14].

Etimologia

Il toponimo Eyam significa "luogo tra corsi d'acqua".[15]

Geografia fisica

Collocazione

Il villaggio è situato tra le località di Macclesfield e Chesterfield (rispettivamente ad est della prima e ad ovest della seconda), ad ovest del corso del fiume Derwent e a nord del corso del fiume Wye[3]. È inoltre situato a circa 105 km[16] ad est di Chester e a circa 60 km[17] a nord di Nottingham.

Società

Evoluzione demografica

Al censimento del 2001, la parrocchia civile di Eyam contava una popolazione di 926 abitanti.[1]

Storia

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L'epidemia di peste del 1665-1666

Il 7 settembre 1665[7][9], il villaggio fu colpito da un'epidemia di peste bubbonica.[5][6][7][8][9][11][12][13][14] L'epidemia fu causata da una partita di abiti infestata da pulci, portata da Londra (colpita dalla pestilenza) ad Eyam da un sarto locale, George Viccars[5][6][7][8][9][11][13], che fu anche la prima vittima della pestilenza[6][11][12].

Per evitare il propagarsi dell'epidemia anche nelle località limitrofe, gli abitanti di Eyam, su consiglio del pastore del luogo, William Mompesson e del suo predecessore, Thomas Stanley, si misero spontaneamente in quarantena.[5][6][7][8][9][11][12][14] Durante la quarantena, gli abitanti pagavano il cibo, lasciato ai margini del villaggio, attraverso delle ciotole disinfettate con l'aceto, dove depositavano le monete.[9][11]

L'emergenza cessò nel novembre del 1666[11]: dei 350 abitanti di Eyam, ne morirono 250-260[8][9][11][14] (tra questi, anche la moglie del parroco, Catherine Mompesson[8][11][12]), mentre le località limitrofe furono appena sfiorate dalla pestilenza.[8][9]

Economia

Come detto, tra le principali risorse economiche di Eyam, vi era l'industria mineraria.[6][8] Oltre a questa, era molto fiorente in passato anche l'industria tessile (prima del cotone e poi della seta[6]), attiva sino fine degli anni settanta del XX secolo[6].

Attualmente, la risorsa principale di Eyam è rappresentata invece dal turismo.[6]

Edifici e luoghi d'interesse

Eyam: croce celtica di epoca anglo-sassone
Eyam: l'Eyam Hall
Eyam: le Riley Graves, testimonianza della pestilenza che colpì il villaggio tra il 1665 e il 1666

Eyam Hall

L'Eyam Hall è un palazzo nobiliare del XVII secolo.[8]

Chiesa di San Lorenzo

La Chiesa di San Lorenzo di Eyam è un edificio risalente all'epoca sassone.[8]

Al suo interno, si trova una mostra sull'epidemia di peste del 1665-1666[8]: tra i pezzi esposti, vi è anche la lettera con cui il reverendo Mompesson comunicò ai suoi figli la notizia della morte della loro madre[8].

All'esterno, vi è un cimitero, dove si trovano, tra l'altro, la tomba della stessa Catherine Mompesson[8] ed un croce celtica risalente al VII secolo[8].

Eyam Museum

L'Eyam Museum ospita una mostra sull'epidemia di peste del 1665-1666.[8]

Parco di Eyam

Nel parco del villaggio, sono ancora visibili i ceppi della gogna.[8]

Riley Graves

Le cosiddette Riley Graves, situate poco fuori dal villaggio di Eyam, sono le tombe dei familiari di un abitante del luogo, Elizabeth Hancock, che, durante l'epidemia di peste che colpì la località tra il 1665 e il 1666, perse il marito e sei dei suoi figli[5][18][19] nell'arco di una sola settimana, tra il 3 e il 10 agosto 1666[5].
Le Riley Graves sono poste sotto la tutela del National Trust.[20]

Feste & Eventi

L'epidemia di peste è ricordata ogni anno, l'ultima domenica di agosto da una celebrazione nota come "Plague Sunday".[9][11][21]

Eyam in letteratura

Molti sono gli esempi di trasposizione in letteratura del dramma che colpì il villaggio di Eyam. Tra questi, ricordiamo:

  • The Village of Eyam: a poem in four parts, poema di John Holland del 1821
  • The Desolation of Eyam, poema di Mary Howitt del 1827
  • The Tale of Eyam, a story of the plague in Derbyshire, and other poems by an OLD BLUE (1888)
  • Isolation At Eyam; a play in one act for women, pezzo teatrale di Joyce Dennys del 1954
  • The Roses of Eyam, dramma storico di Don Taylor del 1970
  • La fossa degli appestati, romanzo di Mark Ronson del 1981
  • Annus mirabilis, romanzo di Geraldine Brooks del 2001

Eyam in musica

  • Roses of Eyam, canzone del 1975
  • Plague upon Eyam, opera di John D. Drummond del 1984
  • Ring Of White Roses, opera di Les Emmans del 1984
  • The Plague of Eyam, opera di Ivor Hodgson del 2010

Note

  1. ^ a b Neighbourhood Statistics, su neighbourhood.statistics.gov.uk. URL consultato il 1º maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016).
  2. ^ A. A.V.V., Inghilterra, Lonely Planet, Victoria, EDT, Torino, 2007, p. 559
  3. ^ a b c Leapman, Michael, Gran Bretagna, Dorling Kindersley, Londra - Mondadori, Milano, 1996 e segg.
  4. ^ a b Peak District Information: Eyam Archiviato il 19 agosto 2011 in Internet Archive.
  5. ^ a b c d e f Derbyshire Guide: Eyam
  6. ^ a b c d e f g h i Free UK.net: Eyam
  7. ^ a b c d e f BBC: Eyam - The Plague Village
  8. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q A.A.V.V., Inghilterra, op. cit., p. 568
  9. ^ a b c d e f g h i Somerville, Christopher, Le Guide Traveler di National Geographic - Gran Bretagna, National Geographic Society, New York, 1999-2001 - White Star Vercelli, 2004, p. 242
  10. ^ Eyam - Plague Village, su eyamplaguevillage.co.uk. URL consultato l'11 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2011).
  11. ^ a b c d e f g h i j Beautiful Britain: Eyam village and the Great Plague
  12. ^ a b c d e History Learning Site: Eyam and the Great Plague of 1665
  13. ^ a b c BBC: Legacies: Living with the plague
  14. ^ a b c d History of Eyam Archiviato il 5 ottobre 2011 in Internet Archive.
  15. ^ Eyam Museum: Museum Guide, su eyammuseum.demon.co.uk. URL consultato l'11 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2011).
  16. ^ ViaMichelin.it: Itinerario da Eyam a Chester
  17. ^ ViaMichelin.it: Itinerario da Eyam a Nottingham
  18. ^ Eyam - The Plague Village: Riley Graves Archiviato il 1º marzo 2011 in Internet Archive.
  19. ^ Peak District Online: The Riley Graves
  20. ^ Riley Graves, Eyam, Derbyshire - National Trust U.K. on Waymarking.com
  21. ^ Mysterious Britain: England > Derbyshire > Festivals > Plague Sunday Archiviato il 10 gennaio 2011 in Internet Archive.

Voci correlate

Altri progetti

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  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Eyam

Collegamenti esterni

  • Eyam - Plague Village, su eyamplaguevillage.co.uk. URL consultato l'11 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 1º maggio 2011).
  • Peak District Information: Eyam, su peakdistrictinformation.com. URL consultato l'11 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2011).
  • Derbyshire Guide: Eyam, su derbyshireguide.co.uk.
  • Free UK.net: Eyam, su home.freeuk.net.
  • Beautiful Britain: Eyam village and the Great Plague, su beautifulbritain.co.uk.
  • History Learning Site: Eyam and the Great Plague of 1665, su historylearningsite.co.uk.
  • BBC: Legacies: Living with the plague, su bbc.co.uk.
  • BBC: Eyam - The Plague Village, su bbc.co.uk.
  • Mappa di Eyam, su ViaMichelin.it. URL consultato il 12 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 13 aprile 2013).
  • Eyam Hall, su eyamhall.co.uk. URL consultato l'11 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2011).
  • Eyam Museum, su eyammuseum.demon.co.uk. URL consultato l'11 maggio 2011 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2011).
Controllo di autoritàVIAF (EN) 153648067 · GND (DE) 4352313-4 · J9U (ENHE) 987007564676605171 · WorldCat Identities (EN) lccn-n83214128
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