In matematica, l'equazione del trasporto è un'equazione differenziale alle derivate parziali del primo ordine, utilizzata in particolare per descrivere i fenomeni di trasporto, come la trasmissione del calore o lo scambio di materia.
L'equazione del trasporto è un'equazione differenziale alle derivate parziali lineare, che, nel caso di coefficienti costanti, assume la forma:[1]
![{\displaystyle {\frac {\partial {u}}{\partial t}}+\mathbf {b} \cdot \nabla u=f}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/242f72434c0e5aef4ff69c220b5721a7c9acefc4)
dove
è il gradiente e
![{\displaystyle u(\mathbf {x} ,t):\mathbb {R} ^{n}\times [0,+\infty )\rightarrow \mathbb {R} }](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/5d03bba73a9918d019335f426303fcbf08a5d539)
è la funzione incognita nelle variabili posizione
e tempo
, mentre
ed
è il termine sorgente, che condivide con
dominio e codominio.
Soluzione per l'equazione omogenea
L'equazione del trasporto omogenea ha la forma:
![{\displaystyle {\frac {\partial {u}}{\partial t}}+\mathbf {b} \cdot \nabla u=0}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/3f1ea28f0df3eb6fae306ac00a960599919598e9)
L'equazione esprime il fatto che esiste una derivata direzionale di
nulla, ovvero in tutto lo spazio-tempo la funzione incognita è sempre costante in una certa direzione.[2]
Si consideri il generico punto
e si definisca la funzione:
![{\displaystyle z(s)=u(\mathbf {x} +s\mathbf {b} ,t+s)}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/7abfd75afdb00477ef436df9c3d3e97bc870e735)
con
reale.
Il differenziale di tale funzione è:
![{\displaystyle dz=\sum _{i}^{n}{\frac {\partial z}{\partial x_{i}}}dx_{i}(s)+{\frac {\partial z}{\partial t}}dt(s)=\nabla z\cdot d\mathbf {x} (s)+{\frac {\partial z}{\partial t}}dt(s)}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/4b2d0d1234164588e60089d79c91eab965549c7d)
Essendo:
![{\displaystyle {\frac {d\mathbf {x} (s)}{ds}}=\mathbf {b} \qquad {\frac {dt(s)}{ds}}=1}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/bfc537e6ed9eb69ea058b715e0902bd37bb184ad)
la derivata totale rispetto a
è:
![{\displaystyle {\frac {dz}{ds}}={\frac {\partial z}{\partial t}}+\mathbf {b} \cdot \nabla z=0}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/241e9e53501c1ea6a58b0683bbf5db1ff4325e1f)
L'annullarsi è dovuto alla linearità dell'equazione omogenea, e quindi
è una funzione costante nella variabile
. Questo significa che
è una funzione costante in ogni punto
nella direzione
: tale direzione è una retta se
è costante, ed è parametrizzata da
. Conoscendo il valore di
lungo tale direzione, in particolare, si conosce il valore di
in tutto il dominio.[2]
Si ponga come condizione al contorno che nel punto
si abbia
, con
nota. La direzione di
interseca il piano
quando
, e quindi:
![{\displaystyle u(\mathbf {x} -t\mathbf {b} ,0)=g(\mathbf {x} -t\mathbf {b} )}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/3b7b91930ce7df743875f486814bec2eb6cdb1a8)
da cui segue che:
![{\displaystyle u(\mathbf {x} ,t)=g(\mathbf {x} -t\mathbf {b} )}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/d9d5ec9ad6171b428fd5ec66d28da9cd4dcad799)
Se
è una funzione differenziabile, la soluzione è in senso classico.
Soluzione per l'equazione non omogenea
Il termine sorgente è detto anche forzante, mentre la condizione iniziale impone che nel punto
si abbia
. Questi assunti costituiscono i dati del problema, che per essere ben posto richiede che la soluzione sia unica e dipendente con continuità da tali dati.[3]
Si ponga, come nel caso della soluzione per l'equazione omogenea:
![{\displaystyle z(s)=u(\mathbf {x} +s\mathbf {b} ,t+s)}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/7abfd75afdb00477ef436df9c3d3e97bc870e735)
Si ha:
![{\displaystyle {\frac {dz}{ds}}={\frac {\partial z}{\partial t}}+\mathbf {b} \cdot \nabla z=f(\mathbf {x} +s\mathbf {b} ,t+s)}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/7490406442718fee6679dda678ad8d0ebab8edab)
Dal momento che:
![{\displaystyle u(\mathbf {x} ,t)=z[s=0]\qquad g(\mathbf {x} -\mathbf {b} t)=z[s=-t]}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/5559d3fc22f3b32dfab288d8512089ecfdf116d1)
si ottiene:[1]
![{\displaystyle \int _{-t}^{0}{\frac {dz(s)}{ds}}ds=z[s=0]-z[s=-t]=u(\mathbf {x} ,t)-g(\mathbf {x} -\mathbf {b} t)=\int _{-t}^{0}f(\mathbf {x} +s\mathbf {b} ,t+s)ds=\int _{0}^{t}f(\mathbf {x} +(s-t)\mathbf {b} ,s)ds}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/3ad02c30de1d20f85a9d9a299bdda6b4eb9595af)
e quindi, considerando il terzo ed il quinto termine:
![{\displaystyle u(\mathbf {x} ,t)=g(\mathbf {x} -\mathbf {b} t)+\int _{0}^{t}f(\mathbf {x} +(s-t)\mathbf {b} ,s)ds}](https://wikimedia.org/api/rest_v1/media/math/render/svg/4febfbdde1958fddd1bf17c0afceffa542956c38)
La procedura utilizzata, che permette di convertire l'equazione alle derivate parziali in un'equazione differenziale ordinaria, è un caso particolare del metodo delle caratteristiche.
Note
Bibliografia
- (EN) Lawrence C. Evans, Partial Differential Equations, American Mathematical Society, 1998, ISBN 0-8218-0772-2.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- (EN) Joan Remski - The Transport Equation: An Application of Directional Derivatives, su www-personal.umd.umich.edu.
- (EN) Paul DuChateau - The Transport Equation (PDF), su math.colostate.edu.
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