Decadimento particellare

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In fisica delle particelle, il decadimento particellare è il processo spontaneo mediante il quale una particella subatomica instabile si trasforma in una o più altre particelle subatomiche. Le particelle create nel processo (lo stato finale) devono essere ciascuna meno massiva della particella originale, sebbene la massa invariante del sistema sia conservata. Una particella è instabile se c'è almeno uno stato finale permesso in cui essa può decadere. Le particelle instabili hanno spesso molti modi di decadimento, ciascuno con una sua probabilità. I decadimenti sono mediati da una o più interazioni fondamentali. Le particelle dello stato finale possono essere a loro volta instabili e quindi decadere ulteriormente.

Il decadimento particellare è diverso dal decadimento radioattivo, in cui un nucleo atomico instabile si trasforma in un nucleo più leggero con l'emissione di particelle o radiazione, sebbene i due processi abbiano delle similitudini e possano essere descritti con la stessa terminologia.

Vita media di alcune particelle

Dai dati del Particle Data Group, la vita media di alcune importanti particelle risulta essere:

Tipologia Nome Simbolo Massa (MeV/c2) Vita media
Leptone Elettrone / Positrone e / e + {\displaystyle e^{-}\,/\,e^{+}} 0,511 >4,6×1026 anni
Muone / Antimuone μ / μ + {\displaystyle \mu ^{-}\,/\,\mu ^{+}} 105,6 2,2×10−6 s
Tauone / Antitauone τ / τ + {\displaystyle \tau ^{-}\,/\,\tau ^{+}} 1777 291×10−15 s
Mesone Pione neutro π 0 {\displaystyle \pi ^{0}} 135 8,4×10−17 s
Pione carico π + / π {\displaystyle \pi ^{+}\,/\,\pi ^{-}} 139,6 2,6×10−8 s
Barione Protone / Antiprotone p + / p {\displaystyle p^{+}\,/\,p^{-}} 938,2 >1×1026 anni
Neutrone / Antineutrone n / n ¯ {\displaystyle n\,/\,{\bar {n}}} 939,6 885,7 s
Bosone Bosone W W + / W {\displaystyle W^{+}\,/\,W^{-}} 80 400 1×10−24 s
Bosone Z Z 0 {\displaystyle Z^{0}} 91 000 1×10−25 s

Probabilità di sopravvivenza

La vita media di una particella è indicata con τ {\displaystyle \tau } , la probabilità che essa sopravviva per un tempo maggiore di t prima di decadere è:

P ( t ) = e t / ( γ τ ) {\displaystyle P(t)=e^{-t/(\gamma \tau )}}

dove

γ = 1 1 v 2 / c 2 {\displaystyle \gamma ={\frac {1}{\sqrt {1-v^{2}/c^{2}}}}}

è il fattore di Lorentz della particella.

Larghezza di decadimento

Per una particella di massa M, la larghezza di decadimento:

Γ = τ {\displaystyle \Gamma ={\frac {\hbar }{\tau }}}

e

d Γ n = ( 2 π ) 4 2 M | M | 2 d Φ n ( P ; p 1 , p 2 , , p n ) {\displaystyle d\Gamma _{n}={\frac {(2\pi )^{4}}{2M}}\left|{\mathcal {M}}\right|^{2}d\Phi _{n}(P;p_{1},p_{2},\dots ,p_{n})}
dove
  • n è il numero di particelle create nel decadimento.
  • M {\displaystyle {\mathcal {M}}} è l'elemento della matrice invariante che connette lo stato iniziale con lo stato finale.
  • d Φ n {\displaystyle d\Phi _{n}} è l'elemento della spazio delle fasi
  • p i {\displaystyle p_{i}} è il quadri-momento della particella i.

Lo spazio delle fasi è determinato da

d Φ n ( P ; p 1 , p 2 , , p n ) = δ 4 ( P i = 1 n p i ) ( i = 1 n d 3 p i ( 2 π ) 3 2 E i ) {\displaystyle d\Phi _{n}(P;p_{1},p_{2},\dots ,p_{n})=\delta ^{4}(P-\sum _{i=1}^{n}p_{i})\left(\prod _{i=1}^{n}{\frac {d^{3}{\vec {p}}_{i}}{(2\pi )^{3}2E_{i}}}\right)}

dove δ 4 {\displaystyle \delta ^{4}} è la delta di Dirac in quattro dimensioni.

Quadrimpulso

Lo stesso argomento in dettaglio: Quadrimpulso.

La radice della norma del quadrimpulso di una particella è anche detta massa invariante (costante per ogni velocità v < c e numericamente coincidente con la massa a riposo m0).

La norma del quadrimpulso è definita come la differenza tra il quadrato dell'energia e il quadrato del tri-impulso:

p 2 = E 2 ( p ) 2 = m 2 ( 1 ) {\displaystyle p^{2}=E^{2}-({\vec {p}})^{2}=m^{2}\quad \quad \quad \quad (1)}

Nel caso di due particelle si ha:

p 2 = ( p 1 + p 2 ) 2 = p 1 2 + p 2 2 + 2 p 1 p 2 = m 1 2 + m 2 2 + 2 ( E 1 E 2 p 1 p 2 ) {\displaystyle p^{2}=\left(p_{1}+p_{2}\right)^{2}=p_{1}^{2}+p_{2}^{2}+2p_{1}p_{2}=m_{1}^{2}+m_{2}^{2}+2(E_{1}E_{2}-{\vec {p}}_{1}\cdot {\vec {p}}_{2})}

Il quadrimpulso è conservato in tutti i decadimenti ed interazioni tra particelle

p i n i z i a l e = p f i n a l e {\displaystyle p_{\mathrm {iniziale} }=p_{\mathrm {finale} }}

Decadimento a due corpi

Se una particella di massa M decade in due particelle (etichettate con 1 e 2) la conservazione del quadrimomento diventa

p M = p 1 + p 2 {\displaystyle p_{M}=p_{1}+p_{2}}

che può essere scritto come

p M p 1 = p 2 {\displaystyle p_{M}-p_{1}=p_{2}}

elevando al quadrato entrambi i membri

p M 2 + p 1 2 2 p M p 1 = p 2 2 {\displaystyle p_{M}^{2}+p_{1}^{2}-2p_{M}p_{1}=p_{2}^{2}}

Usando la definizione precedentemente definita del quadrato del quadrimpulso si ha

M 2 + m 1 2 2 ( E M E 1 p M p 1 ) = m 2 2 {\displaystyle M^{2}+m_{1}^{2}-2\left(E_{M}E_{1}-{\vec {p}}_{M}\cdot {\vec {p}}_{1}\right)=m_{2}^{2}}

Se supponiamo la particella "madre" inizialmente ferma:

p M = 0 E M = M {\displaystyle {\vec {p}}_{M}=0\qquad E_{M}=M}

si ottiene

M 2 + m 1 2 2 M E 1 = m 2 2 {\displaystyle M^{2}+m_{1}^{2}-2ME_{1}=m_{2}^{2}}

e quindi si arriva alla formula dell'energia per la particella 1:

E 1 = M 2 + m 1 2 m 2 2 2 M {\displaystyle E_{1}={\frac {M^{2}+m_{1}^{2}-m_{2}^{2}}{2M}}}

Similmente per la particella 2:

E 2 = M 2 + m 2 2 m 1 2 2 M {\displaystyle E_{2}={\frac {M^{2}+m_{2}^{2}-m_{1}^{2}}{2M}}}

L'angolo con cui è emessa una particella misurato nel sistema del laboratorio è collegato all'angolo nel sistema del centro di massa tramite l'equazione

tan θ = sin θ γ ( β / β + cos θ ) {\displaystyle \tan {\theta '}={\frac {\sin {\theta }}{\gamma \left(\beta /\beta '+\cos {\theta }\right)}}}

Larghezza di decadimento

Data una particella si massa M che decade in due particelle 1 e 2, nel sistema di riferimento fermo della particella "madre" si ha

| p 1 | = | p 2 | = [ ( M 2 ( m 1 + m 2 ) 2 ) ( M 2 ( m 1 m 2 ) 2 ) ] 1 / 2 2 M . {\displaystyle |{\vec {p}}_{1}|=|{\vec {p_{2}}}|={\frac {[(M^{2}-(m_{1}+m_{2})^{2})(M^{2}-(m_{1}-m_{2})^{2})]^{1/2}}{2M}}.}

In coordinate sferiche:

d 3 p = | p | 2 d p d Ω = p 2 d ϕ d ( cos θ ) . {\displaystyle d^{3}{\vec {p}}=|p|^{2}\,dpd\Omega =p^{2}\,d\phi \,d\left(\cos \theta \right).}

Conoscendo l'elemento nello spazio delle fasi per il decadimento a due corpi si ottiene che la larghezza di decadimento è:

d Γ = 1 32 π 2 | M | 2 | p 1 | M 2 d ϕ 1 d ( cos θ 1 ) . {\displaystyle d\Gamma ={\frac {1}{32\pi ^{2}}}\left|{\mathcal {M}}\right|^{2}{\frac {|{\vec {p}}_{1}|}{M^{2}}}\,d\phi _{1}\,d\left(\cos \theta _{1}\right).}

Voci correlate

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