Clinozoisite

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Clinozoisite
Classificazione StrunzVIII/C.23-10
Formula chimicaCa2Al3(SiO4)3(OH), Ca2AlAl2(SiO4)(Si2O7)O(OH)
Proprietà cristallografiche
Gruppo cristallinomonoclino-prismatico[1][2]
Sistema cristallinomonoclino[3][4][2]
Gruppo puntuale2/m[1][2]
Gruppo spazialeP 21/m[1][2]
Proprietà fisiche
Densità3,21-3,38[3], 3,3-3,5[4], 3,3-3,4[2][1] g/cm³
Durezza (Mohs)6,5[3][4], 7[2][1]
Sfaldaturaperfetta, non sempre molto evidente[3], perfetta secondo {001}[4][1], imperfetta {100}[4]
FratturaIrregolare[1];
Coloregrigio[4][1], giallo[3], verde chiaro, rosa[4], incolore[3][1], verdastro[3], bruniccio[3] giallo-verdolino[4] verde[1], giallo-verde[1], giallo chiaro[1]
Lucentezzavitrea[1][2]
Opacitàda trasparente a traslucida[1][2]
Strisciobianco grigiastro[1][2]
Diffusionecomune[3]
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La clinozoisite è un minerale appartenente al gruppo dell'epidoto[3].

Morfologia

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Abito cristallino

In cristalli prismatici, soventemente ben termitati e sviluppati, anche in masse compatte[3].

Origine e giacitura

La clinozoisite è componente essenziale delle facies metamorfiche[3] regionali, ma si trova anche in rocce metamorfiche di contatto. si trova anche nelle fessure alpine, raramente nelle pegmatiti, anche nelle vene di rodingiti e al contatto tra rocce ignee e calcaree[3]. Bei e grandi cristalli si possono rinvenire a Pregatten (Austria), a Champierdonet in Piemonte (Italia) e in alcune spiagge dell'isola di Procida.

Luoghi di ritrovamento

Caratteristiche chimico-fisiche

  • Indici d rifrazione[3]:
    • α:1,670-1,715
    • β:1,674-1,725
    • γ:1,690-1,734
  • Pleocroismo[1]:
    • (x): incolore, verde-giallastro
    • (y): incolore, verde, rosa
    • (z): incolore, verde, rosso
  • indice di elettroni: 3,33 gm/cc
  • indice di fermioni: 0.0091183238[1]
  • indice di bosoni: 0.9908816762[1]
  • fotoelettricità: 11,34 barn/cc[1]

Note

  1. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s Clinozoisite su webmineral.org
  2. ^ a b c d e f g h i clinozoisite su mindat.org
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q Francesco Demartin, Matteo Boscardin, "Come collezionare i minerali dalla A alla Z", Vol. 3, pag. 677, Peruzzo, 1988, Milano
  4. ^ a b c d e f g h E. Artini, "I minerali", sesta edizione riveduta e ampliata, pag. 469-470, Hoepli, 1981, Milano, ISBN 88-203-1266-2

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Collegamenti esterni

  • (EN) Webmineral.com.
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