Aspetto abituale

Abbozzo linguistica
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In linguistica, l'aspetto abituale è un sottotipo dell'aspetto imperfettivo (insieme all'aspetto progressivo e all'aspetto continuo).[1]

L'aspetto abituale indica il reiterarsi regolare di un dato processo, vincolato o meno a particolari circostanze.[1]

Quando si esibisce, questo artista si traveste.
Da bambino, giocavo a carte con mio nonno.

Un test sintattico per isolare il valore abituale dell'aspetto imperfettivo è controllarne la compatibilità con perifrasi come essere solito+infinito.[1]

Quando si esibisce, questo artista è solito travestirsi.
Da bambino, ero solito giocare a carte con mio nonno.

All'aspetto abituale si accompagnano di norma avverbi o locuzioni avverbiali come spesso, abitualmente, frequentemente, (per) x volte al mese:[1]

Note

  1. ^ a b c d Nicola Grandi, aspetto, Enciclopedia dell'Italiano, Treccani, 2010, da cui sono tratti anche gli esempi.

Bibliografia

  • Gian Luigi Beccaria (a cura di), Dizionario di linguistica, Torino, Einaudi, 2004, ISBN 978-88-06-16942-8.
  • Massimo Cerruti, perifrastiche, strutture, in Enciclopedia dell'italiano, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010-2011.

Voci correlate

  • Aspetto verbale
  • Aspetto progressivo
  • Aspetto continuo