Ambrogio Pelagalli

Ambrogio Pelagalli
Pelagalli al Milan nella prima metà degli anni '60
NazionalitàBandiera dell'Italia Italia
Altezza172 cm
Peso71 kg
Calcio
RuoloAllenatore (ex centrocampista, difensore)
Termine carriera1º luglio 1975 - giocatore
30 giugno 1996 - allenatore
Carriera
Giovanili
1954Bandiera non conosciuta Dagrada Manzoni
1955-1960  Milan
Squadre di club1
1959-1960  Milan1 (0)
1960-1961  Atalanta33 (0)
1961-1966  Milan117 (1)
1966-1967  Atalanta31 (4)
1967-1968  Roma27 (0)
1968-1970  Atalanta58 (0)
1970-1973  Taranto107 (0)
1973-1974  Piacenza16 (0)
1974-1975  Medese? (?)
Nazionale
1959-1960Bandiera dell'Italia Italia U-218 (0)
Carriera da allenatore
1971  Taranto
1974-1975  Medese
1975 Sannazzarese
1975-1976  Pavia
1979-1980  Derthona
1980-1981  Cerretese
1981-1983  Pergocrema
1983-1984  Brindisi
1985-1987  Martina
1987-1990  Derthona
1990-1991  Mantova
1991-1992  Vastese
1992-1993  Oltrepò
1994  Vogherese
1996  Cremapergo
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 
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Ambrogio Luigi Pelagalli (Pieve Porto Morone, 15 febbraio 1940Sant'Angelo Lodigiano, 25 marzo 2024[1][2]) è stato un allenatore di calcio, calciatore e dirigente sportivo italiano.

Caratteristiche tecniche

Terzino ad inizio carriera, negli anni della maturità si converte in centrocampista abile nell'interdizione[3] e dotato di buon senso tattico[4], schierato abitualmente a supporto di un regista[4]. Nelle ultime stagioni arretra il proprio raggio d'azione trasformandosi in libero[2].

Carriera

Calciatore

Club

Dopo gli inizi nel Dagrada Manzoni[5], approda al settore giovanile del Milan con cui vince due edizioni consecutive del Torneo di Viareggio (1959 e 1960)[3]. Debutta in Serie A a 20 anni, il 29 maggio 1960 nel successo interno sulla SPAL[5], e dopo una stagione in prestito all'Atalanta rientra al Milan, dove diventa un titolare inamovibile per cinque stagioni, in cui vince uno scudetto e una Coppa dei Campioni. A causa di un infortunio muscolare, tuttavia, non scende in campo nella finale vinta contro il Benfica, sostituito da Gino Pivatelli.[5] Con il Milan disputò complessivamente 154 partite segnando un gol.

Torna quindi all'Atalanta, per poi disputare un campionato con la maglia della Roma, richiesto dall'allenatore Oronzo Pugliese[4]. Nella capitale disputa una sola stagione, offrendo un rendimento inferiore alle attese[4], e segnalandosi per un episodio accaduto nella partita contro il Milan: schierato in porta dopo l'espulsione di Alberto Ginulfi, evita la goleada milanista con una serie di parate che gli valgono le ovazioni dello Stadio Olimpico[4]. A fine stagione ritorna all'Atalanta, con cui disputa altri due campionati.

Pelagalli (accosciato, primo da sinistra) nella Roma del 1967-1968

Seguono poi tre anni al Taranto in Serie B: in maglia rossoblu gioca 107 partite, ricoprendo anche il ruolo di allenatore-giocatore nel 1971, dopo l'esonero di Corrado Viciani[6]. Nel 1973, per riavvicinarsi a casa, scende in Serie C al Piacenza con i galloni di capitano, ma viene condizionato da un serio infortunio alla caviglia[2]. Conclude la carriera nella Polisportiva Medese tra i dilettanti, con il doppio ruolo di allenatore e capitano[7].

In carriera ha collezionato complessivamente 235 presenze e 6 reti in Serie A e 139 presenze in Serie B.

Nazionale

Tra il 1959 e il 1960 ha disputato 8 partite (con zero gol) nella Nazionale Under 21[8], con cui ha vinto i Giochi del Mediterraneo nel 1959[9] e ha ottenuto il quarto posto ai Giochi Olimpici di Roma l'anno successivo.

Allenatore e dirigente

Cessata l'attività agonistica, ha intrapreso quella di allenatore. Nel campionato di Promozione Lombardia 1975-1976 si divide tra Sannazzarese (fino a dicembre) e Pavia, dove subentra dopo Natale all'esonerato Dordoni[10]; in seguito guida il Derthona, subentrando a Giuseppe Trinchero[11]. Nella stagione 1983-1984 allenò il Brindisi, venendo sostituito a campionato in corso da Lucio Vinci[12].

Tra il 1985 e il 1987 ha allenato il Martina, con cui ha ottenuto la promozione in Serie C1 nel campionato 1985-1986[13] e l'anno seguente è tornato alla guida del Derthona, dove è rimasto fin al 1990[11]. Nel successivo campionato di Serie C1 si alterna con Enrico Catuzzi e Sergio Carpanesi sulla panchina del Mantova[14] (senza evitarne la retrocessione), e nel 1991 ha allenato la Vastese in Serie C2, esperienza conclusa con un esonero. Prosegue la carriera di allenatore sulla panchina dell'Oltrepò, nel campionato di Serie C2 1992-1993[13], alla Vogherese nelle battute finali del campionato di Serie C2 1993-1994[15], e al Cremapergo, nel finale della stagione 1995-1996[16].

Dopo aver svolto le mansioni di osservatore per il Milan, tra il 1997 e il 2009[13], diventa direttore sportivo del Sant'Angelo (2007-2009)[17] e tra il 2010 e il 2012 è stato presidente del Derthona[11]. Nell'ottobre 2015 assume il ruolo di direttore generale dell'area tecnica del Nibbiano, società piacentina militante nel girone emiliano di Promozione[18].

Palmarès

Giocatore

Competizioni giovanili

Milan: 1959, 1960

Competizioni nazionali

Milan: 1961-1962

Competizioni internazionali

Milan: 1962-1963

Note

  1. ^ Morto a 84 anni Ambrogio Pelagalli, gloria del Milan: una vita per il calcio Laprovinciapavese.gelocal.it
  2. ^ a b c Ambrogio Pelagalli Storiapiacenza1919.it
  3. ^ a b Profilo su Magliarossonera.it
  4. ^ a b c d e Profilo su Enciclopediagiallorossa.com Archiviato il 4 marzo 2016 in Internet Archive.
  5. ^ a b c Pelagalli, vita da mediano «Quella finale col Benfica», La Provincia Pavese, 20 maggio 2013, pag.30
  6. ^ Taranto 1970-1971 Xoomer.virgilio.it
  7. ^ Piacenza: il 1º agosto la ripresa degli allenamenti, Libertà, 30 giugno 1974, pag.8
  8. ^ I nazionali Storiapiacenza1919.it
  9. ^ Convocati i calciatori per i Giochi del Mediterraneo, L'Unità, 15 settembre 1959
  10. ^ C.Fontanelli, G.Bottazzini, Il calcio a Pavia 1911-2011 - Un secolo di emozioni, GEO Edizioni, pag.238
  11. ^ a b c La storia - I presidenti del Derthona - Gli allenatori del Derthona, su derthona.it. URL consultato il 7 novembre 2010.
  12. ^ Beltrami, p. 303.
  13. ^ a b c «Rocco e Maldini i miei maestri», La Provincia Pavese, 20 maggio 2013, pag.30
  14. ^ Almanacco illustrato del calcio 1991, pag.311
  15. ^ Almanacco illustrato del Calcio, Panini edizioni, 1995, p. 330.
  16. ^ Il 'Pela': «Crema, torna al Voltini», La Provincia, 5 marzo 1996, pag.42
  17. ^ CALCIO Lutto per Pelagalli, colonna del Milan con Lodetti e ds del Sant’Angelo Ilcittadino.it
  18. ^ PELAGALLI DIRETTORE GENERALE DELL'AREA TECNICA Nibbianocalcio.it

Bibliografia

  • Arrigo Beltrami (a cura di), Almanacco illustrato del calcio 1985, Modena, Panini, 1984.
  • Elio Corbani, Pietro Serina, Cent'anni di Atalanta, vol. 2, Bergamo, Sesaab, 2007, ISBN 978-88-903088-0-2.

Collegamenti esterni

  • Ambrogio Pelagalli, su UEFA.com, UEFA. Modifica su Wikidata
  • (DEENIT) Ambrogio Pelagalli (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG. Modifica su Wikidata
  • (DEENIT) Ambrogio Pelagalli (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG. Modifica su Wikidata
  • Ambrogio Pelagalli, su smr.worldfootball.net, HEIM:SPIEL Medien GmbH. Modifica su Wikidata
  • (EN) Ambrogio Pelagalli, su Olympedia. Modifica su Wikidata
  • Dario Marchetti (a cura di), Ambrogio Pelagalli, su Enciclopediadelcalcio.it, 2011.
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